L’ Università della Calabria (Unical), istituita con legge del 12 marzo 1968 n.442 e localizzata nel comune di Rende, vanta, ad oggi, circa 24.500 studenti iscritti, posizionandola, così, tra le principali istituzioni accademiche del nostro Paese. Nonostante la sua costituzione sia da considerarsi ancora recente,  ben oltre 60.000 studenti si sono già laureati ad Unical e gli iscritti registrati hanno abbondantemente superato quota 100.000. Ad oggi, la dimensione di Campus salta agli occhi di chiunque lo visiti. Esteso su circa 200 ettari include 14 dipartimenti, 80 corsi di studio, 2 scuole di specializzazione, 13 centri interdipartimentali, 3 musei, il Centro Linguistico, circa 3.000 posti letto,  una mensa, 213 aule per 14.500 posti complessivi, la struttura bibliotecaria più grande del Mezzogiorno (oltre 390.000 volumi, 660 postazioni di lavoro e 300 accessi telematici), un Centro Arti Musica Spettacolo ed un Centro Sportivo. Questi dati consentono di attribuire il giusto valore allo straordinario lavoro che quotidianamente gli 800 docenti e i 655 fra dirigenti, amministrativi e tecnici, svolgono. Dal punto di vista internazionale, Unical vanta più di 1000 studenti internazionali, piazzandosi prima nel Sud e Isole. Inoltre è ben posizionata in tutti i ranking internazionali più importanti (THE, QS, ARWU, ecc.).

Giancarlo Fortino, Professore di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni, Delegato del Rettore per le azioni di internazionalizzazione extra-UE, Delegato del Rettore per le relazioni con la Cina e l’Australia, Università della Calabria

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L’Università della Calabria ha numerosi accordi con atenei cinesi, quali sono i principali risultati di questa cooperazione ?

Unical ha iniziato a istaurare accordi con università cinesi nel lontano 1979. Sono infatti trascorsi 40 anni dall’arrivo della prima delegazione di studenti cinesi. Oggi sono attivi 12 accordi con università cinesi, quali China Pharmaceutical University, China University of Petroleum, Nanjing Tech University, Shanghai Maritime University, Wuhan University of Technology, Shandong University of Finance and Economics, ecc. Gli accordi hanno permesso di realizzare un importante scambio di studenti, prevalentemente dalla Cina verso la Calabria, e di docenti per collaborazioni di ricerca e per attività didattiche, la definizione di programmi di dottorato congiunti (in ingegneria informatica, chimica, e farmacia), e l’istaurazione di laboratori di ricerca congiunti su tecnologie avanzate dell’Internet delle Cose e dell’Intelligenza Artificiale (resp. prof. Giancarlo Fortino) e delle Tecnologie delle Membrane (resp. prof. Enrico Drioli).

In particolare, Unical ha firmato l’anno scorso, durante la Settimana Cina-Italia dell’Innovazione, un accordo con l’università dello Shandong, quali sono gli interessi reciproci che hanno spinto alla firma di questo accordo e quali sono  sono i follow-up ?

Sono stati siglati due accordi con la Shandong University of Finance and Economics. Un Memorandum of Understanding per collaborazioni di didattica e di ricerca ed un accordo quadro per l’istaurazione di un “Research Center For China-Italy Economic and Trade Law”. Gli interessi mutui sottoscritti nel secondo accordo si contestualizzano nell’area economica, aziendale e giuridica e vanno nella direzione di coltivare giovani talenti, co-sponsorizzare ricerche, conferenze e seminari scientifici, costituire i cosiddetti “high-end think tanks”, creare una piattaforma di cooperazione per l’economia regionale e lo sviluppo sociale, ed infine fondare una rivista scientifica. Attualmente tali azioni sono promosse dal DISCAG (Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche) dell’Unical (resp. prof. Franco Rubino) e dalla School of Law della Shandong University of Finance & Economics (resp. prof. Yunxia Li).

La pandemia del coronavirus, partita proprio dalla Cina inizio 2020 e diffusa dopo in tutto il mondo, ha dato una battuta d’arresto alla mobilità internazionale in particolare con la Cina. Come avete superato queste difficoltà nel mantenere le vostre azioni ?

Le intense relazioni internazionali istaurate con le università cinesi hanno purtroppo avuto un arresto per quanto ha riguardato la mobilità internazionale sia degli studenti che dei docenti. Questo è purtroppo avvenuto a livello nazionale. Bisogna dire però che c’è stato da subito molta solidarietà tra i nostri partner cinesi e l’Unical. In particolare, quattro università cinesi partner (Wuhan University of Technology, Huazhong Agricultural University, Shanghai Maritime University e Shenzhen Institute for Advanced Technologies) hanno donato in totale più di 10.000 mascherine e tute protettive all’Unical, volendo quindi dimostrare la loro vicinanza al nostro ateneo. Le collaborazioni di ricerca e gli scambi didattici sono comunque andati avanti con una certa efficacia per via telematica mediante piattaforme di e-learning e di videoconferenza interattiva che hanno sostituito e stanno sostituendo la presenza fisica degli studenti e dei docenti e ricercatori.

Quali sono invece le nuove opportunità che possono nascere in questo periodo post pandemia nella cooperazione scientifica ed accademica con la Cina e quali sono i principali ambiti di interesse per la cooperazione futura ? 

Certamente l’uso di piattaforme per la collaborazione a distanza stanno fornendo nuove idee per la realizzazione di scambi didattici “on-line”, quindi non in presenza, attraverso l’implementazione di percorsi di studi più specialistici, quali i Master di primo o secondo livello, da erogare completamente in forma “digitale”. Per quanto riguarda l’aspetto scientifico, le attività di ricerca, anche legate a progetti congiunti, stanno andando efficacemente avanti pur in assenza di co-presenza fisica. Inoltre i principali ambiti di interesse riguardano l’instaurazione di “dual degree” che permettano a studenti dell’Unical ed a studenti cinesi di acquisire il doppio titolo, sviluppando parte dei loro studi presso la propria università e parte presso l’università straniera. Si stanno infatti finalizzando due accordi di “dual degree” con la Wuhan University of Technology e con la Nanjing Tech, rispettivamente il primo in Ingegneria Informatica ed il secondo in Ingegneria Chimica, entrambi a livello magistrale.