Terremoto dell’Emilia: per saperne di più

L’immagine seguente riassume la sismicità occorsa nel corso dell’intera giornata del 20 maggio

 

Come si può notare, dal punto di vista tellurico, il 20 maggio scorso è stata una giornata piuttosto movimentata. Infatti i cerchi e le ellissi evidenziano le scosse verificatesi sufficientemente forti da poter essere rilevate dalla stazione. In particolare, il cerchio rosso evidenzia la distruttiva scossa delle 4:00, mentre le ellissi blu evidenziano le repliche più violente occorse. Inoltre l’ellisse allungata in verde evidenzia le onde superficiali di un terremoto di magnitudo superiore a 6,5, verificatosi quello stesso giorno nell’isola di Honshu, laddove si verificò il terribile evento che colpì il Giappone nel marzo del 2011. L’attività sismica è proseguita nei giorni successivi al 20 maggio con numerose scosse avvertite dalle popolazioni residenti nelle zone colpite ma non sufficientemente forti da essere rilevate dal nostro sismografo.

Martedì 29 maggio si è avuta un’intensificazione dell’attività con il verificarsi di numerose scosse piuttosto violente come è evidente nell’immagine riassuntiva riportata di seguito.
In particolare, il cerchio rosso evidenzia la scossa di magnitudo 5,8 occorsa alle 9:00 ora italiana che ha aperto questa ripresa dell’attività sismica.

L’immagine seguente rappresenta le tracce della scossa di Magnitudo 5,9 delle 4:03 del 20 maggio (in alto) e di quella di Magnitudo 5,8 delle 9:00 del 29 (in basso).

Comparando le due tracce risulta evidente la differenza, seppure lieve, di ampiezza dello scuotimento del suolo.
La scossa del 29 maggio, seppure più lieve di quella del 20, ha prodotto danni più marcati avendo agito su edifici e manufatti già compromessi dall’attività sismica dei giorni precedenti.

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