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Gli autori del volume hanno tutti lavorato a vario titolo al progetto NetS-eu, nelle loro funzioni di dirigenti di organizzazioni dedicate alla divulgazione e all’educazione scientifica, project managers, animatori e progettisti didattici, esperti e docenti nel campo della formazione professionale e del counseling, docenti universitari (nei cui percorsi formativi compaiono ambiti disciplinari diversi quali filosofia, psicologia, sociologia, lettere, arte e musica, oltre che – naturalmente – scienze e matematica). La scelta di restringere il campo autoriale esclusivamente a persone che hanno effettivamente preso parte all’attività è legata alla volontà di fornire – già con la messa in forma dei presenti contributi – una prova dell’efficacia del networking svolto tra gli attori principali a partire dalla dimensione progettuale dell’intervento. Con il rischio consapevole di una certa eterogeneità tra i contributi – a cui il curatore ha cercato di dare, senza forzature, principalmente solo una struttura sperabilmente coerente – questo gruppo di persone così diverse, senza alcuna pretesa di essere un campione statistico rappresentativo, già racconta quanto variegato e ricco possa essere quello che si può definire«il mondo in cui la scuola si allarga».

Nella sua breve articolazione, il volume esprime la volontà – se non raggiunge lo scopo – di superare il fine primo che l’ha originato e offrirsi come sintetico strumento di confronto e avvio di una riflessione più allargata o di una sperimentazione più ampia attorno alle pratiche di lavoro in rete tra scuole, musei, università, associazioni e altre organizzazioni del non formale3, nella convinzione che solo il lavoro in rete rappresenti oggi una valida modalità di percorso e confronto con le varie pressanti istanze poste dalla cosiddetta “società della conoscenza” in chiave educativa, formativa, orientativa e professionale.

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