Ricerca e innovazione, la Cina è più vicina

Tenuta a Pechino la 13° edizione del Sino Italian Exchange Event
piattaforma di cooperazione tra Regione Campania e Municipalità di Pechino 

Pechino, 25 novembre 2019

Hub scientifici e tecnologici sino-italiani progettati in Campania, produzioni congiunte tra la TJ Innova Engineering & Technology, leader cinese del mercato automobilistico e terzo operatore mondiale per l’automotive, e Marea Scarl, laboratorio pubblico-privato campano per la mobilità sostenibile, scambi scientifici e condivisione di modelli di trasferimento tecnologico tra la Xi’an Shiyou University e la Federico II. E ancora, condivisione dei progetti di ricerca e sperimentazione sulle malattie oncologiche, agricoltura e strumenti per la promozione e valorizzazione dei beni culturali. I sistemi campani e pechinesi della ricerca e dell’imprenditorialità innovativa sono sempre più vicini. Lo testimoniano i risultati emersi dalla 13esima edizione del *Sino-Italian Exchange Event – SIEE, piattaforma di cooperazione nei settori innovativi tra la Regione Campania e la Municipalità di Pechino, tenuta a Pechino oggi lunedì 25 novembre. Nel corso di seminari, incontri b2b e roundtable, sono state presentate soluzioni e condivise proposte progettuali. Il Sino-Italian Exchange Event ha inaugurato la Settimana Cina-Italia della Scienza della Tecnologia e dell’Innovazione 2019, in programma nelle città di Pechino e Jinan fino a venerdì 29 novembre e che domani, mercoledì 26 novembre in occasione del China Italy Innovation Forum, vedrà la presenza dei ministri della Ricerca Lorenzo Fioramonti e del suo omologo cinese Wang Zhigang.

Ad aprire i lavori del Siee è stata Sima Hong, vicepresidente del Bast – Beijing Assosation for Science and Technology, organizzazione che raccoglie 959 enti di ricerca e che conta più di 1000 addetti scientifici. Sima Hong ha ricordato i numeri della piattaforma con la Regione Campania: dal 2007 sono stati avviati più di 200 accordi di collaborazione su 70 diversi settori tematici e favorito contatti tra 3500 professionisti dei rispettivi sistemi territoriali dell’innovazione. A illustrare la crescita dei rapporti anche commerciali dell’Italia con la Municipalità cinese è stato Zhao Lizong, vicepresidente della Camera di Commercio di Pechino, città che accoglie i 2/3 delle multinazionali presenti in Cina e attualmente al 32° posto della classifica mondiale per ambiente favorevole agli investimenti. Sono oggi 360 le realtà imprenditoriali italiane a Pechino per un fatturato di 140 milioni di dollari, mentre ammonta a 3 miliardi di dollari il fatturato dei rapporti commerciali tra Italia e Pechino.

Sono intervenuti, per parte italiana, Valeria Fascione, Assessore regionale all’Innovazione, alle Startup e all’Internazionalizzazione, e Riccardo Villari, presidente di Città della Scienza.

Per la Regione Campania – ha affermato l’Assessore regionale all’Innovazione Valeria Fascione – la partecipazione al Sino Italian Exchange Event è un momento fondamentale di apertura internazionale e messa in rete delle leve strategiche del sistema territoriale: dal capitale umano, alla ricerca al mondo imprenditoriale. L’internazionalizzazione è la leva competitiva decisiva, da potenziare e diffondere all’interno del sistema ricerca e impresa. Nella nuova programmazione 2021 – 2027, è necessario puntare sull’adozione di un nuovo modello strategico che preveda misure volte a consentire un flusso bidirezionale costante, che investa e
coinvolga tutti gli elementi di crescita competitiva del sistema Campania”. “Apple, CISCO, Deloitte, Accenture, NTT Data, Merck – ha proseguito l’Assessore Fascione – sono solo alcuni esempi che si sommano agli investimenti dei grandi gruppi italiani come TIM, Ferrovie dello Stato e Leonardo. Non a caso quindi anche quest’anno accenderemo i riflettori sui giovani talenti e sulle startup con l’China-Italy Roadshow for Innovation Entrepreneurship e – domani – l’Italy-China Best Startups Showcase che coinvolgeranno complessivamente 50 startup selezionate italiane e cinesi che si presenteranno ai più importanti fondi di investimento e ad incubatori impegnati in attività di attrazione di talenti internazionali”.

La ricerca – ha sottolineato *Riccardo Villari, presidente di Città della Scienza – ha bisogno di un’attività intensa di mediazione per educare non solo alla cittadinanza scientifica ma alla cittadinanza tout court. È utile e urgente riconoscere questa responsabilità a istituzioni come la nostra, impegnata non solo nella dissemination ma, come dimostra l’appuntamento di oggi e della Settimana Cina Italia dell’Innovazione, anche in progetti di cooperazione internazionale. In questi giorni inaugureremo a Buenos Aires la mostra itinerante ‘Italia, la Bellezza della Conoscenza’ in programma fino al prossimo 15 dicembre”.

Villari ha poi commentato l’accordo firmato da Città della Scienza con la Chinese Academy of Sciences Holdings relativo alla progettazione e supervisione di un Centro Sino-Europeo per l’Innovazione. “La cooperazione con l’Accademia delle Science Cinese è strategica anche sul piano della formazione di un think-thank congiunto per la programmazione di policy indirizzate allo sviluppo sostenibile”
“Molto importante – ha concluso Villari – anche la presenza di quattro scuole campane. Lo scambio didattico ed esperienze come questa permettono ai nostri giovani di costruire ponti e coltivare dialogo per anticipare il futuro per poi gestirlo”.

Share on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Share on LinkedInEmail this to someone