Ricordo di Renato Musto
brillante fisico, appassionato divulgatore

Il 21 aprile scorso è morto prematuramente il Professor Renato Musto, napoletano, per molti anni professore ordinario di Fisica Teorica all’Università degli Studi di Napoli Federico II, uno dei più brillanti ed amati docenti dell’Ateneo napoletano.

Renato Musto era molto di più di un appassionato studioso di problemi di Meccanica Quantistica: era un uomo di scienza che concepiva la cultura come lavoro assiduo e gentile, come strumento di formazione umana, come condivisione di esperienze.

Nel suo itinerario di ricercatore e di autore di saggi su questioni che vanno dalla storia della fisica alla storia delle idee e dei rapporti tra scienza e società, così come nella sua partecipazione e collaborazione a molte iniziative di divulgazione e comunicazione scientifica – ricordiamo gli incontri di “Come alla Corte di Federico” ed il Master in Divulgazione e Comunicazione Scientifica presso l’Università di Napoli Federico II – se ne rintracciano prove indiscutibili.

Con molti di noi, in mille occasioni ha condiviso i suoi interessi: dallo studio dell’unificazione delle interazioni fondamentali in Teoria quantistica di campo e di Stringa all’analisi della struttura musicale del Flauto Magico; dai rapporti tra Scienza e Democrazia nelle società avanzate come, ad esempio, la storia del Movimento Operaio Americano, alla Storia e Epistemologia della Scienza, fino allo studio della Fisica Romantica e degli interessi scientifici di Novalis e dei primi romantici.

Share on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Share on LinkedInEmail this to someone