Dal 16 al 18 Novembre si è tenuta a Barcellona, Città della Scienza ha partecipato al secondo incontro del progetto SHEMERA (Euro-Mediterranean research cooperation on gender and science). Coordinato dall’organizzazione spagnola CIREM (Centro di Iniziative e Ricerche Europee sul Mediterraneo), il progetto ha per obiettivo di monitorare il contributo delle donne nella ricerca scientifica e tecnologica nei Paesi Terzi del Mediterraneo e associarlo allo sforzo portato avanti dall’Unione Europea per promuovere le pari opportunità nella ricerca scientifica.
Grazie al largo impegno delle Università dei Paesi Terzi del Mediterraneo: Alexandria University, University of Jordan, Royal Scientific Society Jordan, Université Saint-Joseph de Beirut, Université Hassan II di Casablanca, Birzeit University, Aleppo University, Université de Carthage, Association Culturelle Mbarek Ait Menguellet d’Alger è stata avviata la ricerca attraverso la raccolta di dati statistici sulla segregazione verticale ed orizzontale. Il passo successivo sarà una ricognizione delle politiche e delle azioni positive in questi paesi e l’analisi della letteratura esistente sulla dimensione di genere.
Di particolare interesse è stato l’intervento metodologico di Shahida Elbaz del AARC Centro di Analisi sulla Ricerca Africana basato al Cairo, che ha posizionato la ricerca nel contesto socio-economico, politico e culturale dei Paesi Nordafricani e Mediorientali interessati dal progetto. S. Elbaz ha sottolineato la relazione tra l’uguaglianza/ineguaglianza di genere e le strategie di sviluppo adottate in queste regioni. La ricerca SHEMERA dovrà tener presente in particolare: l’impatto delle religioni in queste società, la consapevolezza delle donne sul ruolo che possono giocare, la situazione delle donne che vivono nelle aree di conflitto.
Shahida Elbaz ha sottolineato inoltre l’impatto della globalizzazione sulla situazione delle donne in questi paesi: processo che ha favorito la concentrazione delle risorse nelle mani di pochi e escluso gran parte della popolazione dai circuiti di produzione e di profitto. Con la crescente richiesta di mano d’opera altamente specializzata, le donne sono sempre più escluse dal mercato del lavoro. Malgrado l’impegno delle politiche per favorire le pari opportunità tra uomini e donne, sono stati fatti passi indietro in molti di questi paesi nell’ultimo decennio, dove le donne sono ritornate a ruoli domestici e i matrimoni ‘commerciali’ tra giovane ragazze e ricchi uomini sono aumentati.
La ricerca arriva infine in un periodo di cambiamento per gran parte di questi paesi: si pensi alla Tunisia, l’Egitto, la Libia e attualmente la Siria, dove è avvenuta o sta avvenendo la rivoluzione, altri come il Marocco che ha appena rinnovato la costituzione. E’ un periodo dove le donne impegnate nella ricerca possono portare la loro voce e il loro contributo al rinnovamento democratico della regione.
Per saperne di più sul progetto:
www.shemera.eu