Spettacolo teatrale “Esperando” – Domenica 17 novembre

nell’ambito dell’edizione 2013 di Futuro Remoto
promossa dalla Città della Scienza, dal Comune di Napoli e dalla Regione Campania

in collaborazione con il Centro Diego Fabbri di Forlì
e il Dipartimento di Salute Mentale – Dipendenze Patologiche dell’AUSL di Forlì 

domenica 17 novembre 2013 – ore 16.00
alla Sala Newton della Città della Scienza
via Coroglio a Bagnoli – Napoli 

la Compagnia il Dirigibile
formata da ospiti e operatori del Centro Diurno Psichiatrico di via Romagnoli
del Dipartimento di Salute Mentale di Forlì

presenta

Esperando

 interpreti

Aldo Cavina, Annamaria Cavaliere, Cinzia Tonelli, Daniele Frignani,

Davide Laghi, Elisabetta Celeghini, Franco Tomasini, Joël N’Guessan Aketchi,

Laura Trolli, Loredana Milandri, Manuela Rossi, Massimiliano Ginexi,

Mirella Crisci, Luca Zozzi, Stefania Fabbri

scenografie della Compagnia il Dirigibile

assistenza tecnica di Giampiero Bartolini

testo e regia di Michele Zizzari

Esperando è un’opera ironica, ma di intensa tensione poetica e drammatica. Racconta di un’umanità che ancora si affanna confusamente per trovare un senso all’esistenza, spesso trascorsa in un’assurda e inerme attesa, tra millenarie contraddizioni irrisolte. Pur saccheggiando il Godot di Beckett, l’opera è un originale. Infatti i personaggi – pur confrontandosi in una serie di dialoghi assurdi e azioni paradossali (secondo lo stile del teatro dell’assurdo) – affrontano con immediatezza i temi su cui l’umanità si interroga da sempre. Lo fanno con scanzonata e talora amara ironia. I protagonisti sono squinternati e buffi straccioni, interpretati da attori sempre diversi, in modo da moltiplicare i punti di vista dei meno fortunati. Ognuno di loro rappresenta diversi aspetti dell’umanità, anche fisici. Chi lo stomaco e la necessità dei bisogni primari. Chi le gambe e il desiderio di cambiare. Chi la sfera degli affetti, la parte femminile del mondo. Queste diverse urgenze (biologiche e materiali, psicologiche e affettive, sociali e ideali) pur cercando una sintesi disperata vivono in un perenne conflitto, su cui incombono il Potere, la Realtà e le dinamiche culturali e psicologiche legate alla loro condizione. La morale è che forse, piuttosto che sopravvivere sperando e aspettando, sarebbe meglio provare a vivere da subito nel modo migliore possibile.

INGRESSO GRATUITO

Share on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Share on LinkedInEmail this to someone